Il settore bancario giapponese sta esplorando nuove frontiere per innovare i meccanismi dei pagamenti internazionali, sfruttando la tecnologia blockchain e le stablecoin.
Le tre principali banche del Paese — Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG), Sumitomo Mitsui Banking Corporation (SMBC) e Mizuho Financial Group — hanno annunciato un progetto sperimentale denominato “Project Pax”, incentrato sulla digitalizzazione delle procedure di pagamento transfrontaliere.
Questo progetto è alimentato da Progmat, una piattaforma blockchain supportata da SBI Holdings e Japan Exchange Group, e mira a ottimizzare l’efficienza dei trasferimenti internazionali di valuta attraverso l’uso di stablecoin.
L’obiettivo di Project Pax è quello di connettere le reti blockchain con il sistema tradizionale SWIFT, l’infrastruttura globale standard per le transazioni finanziarie.
La proposta di integrazione con il framework API di SWIFT potrebbe rappresentare un cambiamento significativo per il sistema bancario globale, in ragione della possibilità di ridurre le inefficienze operative e i costi associati ai trasferimenti di valuta fiat.
Tale sinergia tra le tecnologie blockchain e le reti tradizionali è fortemente innovativa, e consentirebbe alle banche di gestire meglio la conformità normativa, in particolare in relazione alle norme anti-riciclaggio, migliorando al contempo la velocità e la sicurezza delle transazioni.
Oltre alle banche suindicate, partecipano al progetto anche aziende di tecnologia blockchain come Datachain e TOKI, che stanno esplorando l’applicabilità della tecnologia cross-chain per facilitare transazioni istantanee e sicure.
La portata di questo progetto denota e conferma un crescente interesse per le criptovalute in Giappone, a sua volta indicativo di una trasformazione più ampia nel settore finanziario del paese.