Regolamentazione, Zen Q

DDL BILANCIO 2025: PROPOSTO UN AUMENTO AL 46% DELL’IMPOSTA SULLE CRIPTOVALUTE

DDL BILANCIO 2025: PROPOSTO UN AUMENTO AL 46% DELL’IMPOSTA SULLE CRIPTOVALUTE

Dopo le dichiarazioni del viceministro dell’economia Maurizio Leo, che avevano destato grandi preoccupazioni tra gli operatori del settore crypto, risulta accertato che nel ddl Bilancio per il 2025 è stato effettivamente proposto un corposo aumento percentuale (al 42%) dell’imposta sulle plusvalenze da criptovalute.

 

Un aumento così sproporzionato (attualmente l’imposta è del 26%) potrebbe avere conseguenze marcatamente negative, indebolendo la competitività dell’Italia rispetto ad altri Paesi europei.

La misura, infatti, potrebbe indurre molte aziende e molti investitori a ricercare giurisdizioni con un trattamento fiscale più favorevole: paesi come la Germania, dove le plusvalenze da criptovalute sono esentasse se detenute per più di un anno, o il Portogallo, con una tassazione meno onerosa per gli investitori a lungo termine, potrebbero attirare l’attenzione degli operatori.

 

Se si considera poi che l’introduzione di questa misura arriva in un contesto in cui il MiCAR mira a uniformare le normative sul mercato delle criptovalute all’interno dell’Unione Europea, facilitando l’operatività delle imprese a livello continentale, si può agilmente capire con lo scenario di cui sopra sia a fortiori prefigurabile.

 

L’Italia, dunque, rischia di perdere terreno rispetto ad altri Stati membri, compromettendo la sua posizione (già di per sé non ottima) nel panorama europeo delle criptovalute.